Sembrava un’osteria qualsiasi, ma i rumori tradirono la verità: condannati i gestori dei “Tre Gai”

Poteva sembrare un’osteria normale, ma furono i rumori reiterati a far arrabbiare i vicini di casa che, studi di avere un locale di prostituzione sotto casa, decisero di ricorrere alla polizia. Finisce così la tragicomica storia del locale Tre Gai a Feltre, dove le condanne sono state di quattro anni e 4mila euro a testa per i gestori del ristorante situato a Villapaiera, Fatima Rhourab e Gianluigi De Pian.

Ristorante Tre GaiI due sono stati condannati per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, e come condanna dovranno scontare anche un anno a casa senza lavoro e 4 anni di interdizione dai pubblici uffici. Tutto il materiale sottoposto a sequestro verrà confiscato e quindi distrutto. La Procura aveva chiesto condanne pesantissime, 8 anni e 15mila euro a testa.

Il proprietario del locale è stato assolto in quanto non sapeva che nel suo ristorante ci fossero donne pronte a prostituirsi. L’uomo aveva anche tentato di costruirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni ma troppo tardi. Secondo la difesa invece non vi era stato favoreggiamento in quanto i patti erano chiari: le ragazze non si facevano toccare dai clienti, al massimo potevano fare uno spogliarello fino alla biancheria intima. In ogni caso questo non è bastato per salvare i loro clienti dalle accuse.