Svolta nel omicidio Crocco: il nipote arrestato per omicidio

borgarelloSull’uccisione di Albano Crocco (cercatore di funghi di 55 anni) gli investigatori avevano pochi dubbi: tutti gli indizi trovati sulla scena del crimine, infatti, conducevano ad un solo possibile assassino, il nipote Claudio Borgarelli.

Il ritrovamento del cadavere decapitato dell’anziano aveva condotto la polizia da Borgarelli, i due avevano litigato pesantemente qualche giorno prima per il diritto d’accesso al bosco e da anni non si rivolgevano la parola per divergenze familiari. La mattina dell’omicidio, inoltre, le telecamere dell’abitazione di Borgarelli lo avevano ripreso mentre usciva di casa subito dopo il passaggio del Nonno, ed in un frame si vede lo stesso che trascina un grosso sacco della spazzatura.

Gli indizi non erano sufficienti ad un incriminazione visto che l’esame dello Stub (che rileva tracce di polvere da sparo sulle mani ed i vestiti) aveva dato esito negativo ed in casa non erano state trovate tracce di DNA che lo potessero incastrare. Gli agenti, però, durante la perquisizione hanno deciso di inserire una serie di cimici per le intercettazioni ambientali e grazie a quelle sono giunti ad una parziale confessione: nelle registrazioni si sente Borgarelli che dice: “È anche giusto fare così, ho ammazzato“. Nei prossimi giorni si attende l’esito delle analisi sulle tracce ematiche trovate sul corpo della vittima, prova che eliminerebbe qualsiasi dubbio.