Violenza sessuale ai danni di una paziente all’Ospedale Santa Maria di Reggio Emilia

Si è svolto ieri a Reggio Emilia, il processo per violenza sessuale a un operatore socio sanitario, ai danni di una reggiana di 31 anni.

Denunciato un 28enne residente in provincia di Benevento per un presunto abuso che lei avrebbe subito il 27 agosto 2015 nella struttura sanitaria di viale Risorgimento. Ieri il gup Angela Baraldi ha rinviato il 28enne a giudizio con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di prestazione d’opera e per le condizioni di minorata difesa in cui si trovava la donna.download-1

Quel giorno la giovane  si era recata all’ ospedale Santa Maria dopo aver avvertito  forti dolori all’addome per sottoporsi a un esame diagnostico. Mentre  era stesa sulla barella e, stando alla versione della vittima, il 28enne operatore di turno, avrebbe cominciato ad accarezzarle il volto mentre l’accompagnava.

(La madre della ragazza  si era offerta a sua volta di stare vicina alla figlia in quel percorso, ma il giovane le aveva detto che non poteva prendere l’ascensore)

I due sono entrati nell’ ascensore, dove si sarebbe consumato l’abuso sessuale e approfittando del fatto che lei era distesa sulla barella, e leggermente assopita dopo essersi sottoposta all’esame, sarebbe salito con una gamba sulla barella. Poi, si legge nel capo di imputazione, «con una mossa improvvisa e repentina si è abbassato i pantaloni, si è toccato il pene e lo ha strofinato sul volto della donna, scoprendole anche il seno».

Nonostante fosse sottoposta all’anestesia, la giovane si è accorta di quanto stava subendo, pur non riuscendo a difendersi: appena risvegliata ha raccontato tutto al posto di polizia dell’ospedale.

La prima udienza del processo è fissata il primo febbraio 2017.