Come spesso accade in concomitanza di eventi imprevedibili e disastrosi, i social si scatenano tirando fuori (qualche volta) il peggio di sé.
E’ di qualche minuto fa il tweet di Enza Blundo, senatrice del Movimento 5 Stelle, che ha commentato così il fatto che l’intensità del magnitudo fosse stata corretta da 7.1 a 6.1 e poi 6.5. “Il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1, ancora menzogne per interessi economici di governo!!!” twitta la senatrice, che non perde l’occasione di parlare invece del terremoto dell’Aquila come “Terremoto addomesticato“. Subito tanti utenti hanno replicato al tweet in maniera indignata e gridando al complottiamo.
La senatrice ha poi modificato il tweet che adesso risulta così: “il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1! Quello che mi preoccupa è la finzione mediatica, perché può fare danni maggiori del sisma stesso! Massima solidarietà e vicinanza per tutti coloro che sono stati danneggiati“.
Uno dei più scandalosi (almeno per la rete) tweet sul terremoto è stato però quello del Senatore del M5S Andrea Cioffi, che riferendosi alle scosse di giovedì sera in centro Italia aveva twittato “A Roma due forti scosse di terremoto in due ore. Il Senato ha retto benissimo. Reggerà anche alla deforma di Renzi. Io voto No”.
In generale, l’hashtag #terremoto è stato sfruttato spesso e volentieri in maniera errata, piuttosto che per raccogliere le ultime news per fare politica a basso livello.
Senza parlare dell’intervento di Marco Carta, il cantante che ha esposto sul social azzurro le sue idee circa l’origine del terremoto. “I sismi non avevano questa frequenza anni fa. Vuoi negare che non ci sia la mano dell’uomo? È un dato di fatto” ha scritto, per poi twittare “Terra perché tremi? Se solo ti avessimo violentata di meno non ti ribelleresti così”.