Ogni terremoto è una tragedia a sé stante, che porta con sé conseguenze drammatiche e storie difficili. Anche storie di speranza, però, possono essere incarnate in quelle tragiche circostanze del terremoto che ieri ha colpito i Paesi giorni devastati dal sisma del 24 agosto e anche tanti altri. Come la storia di una famiglia di indiani, che da 16 anni si trova in Italia e lavora qui. Il padre, 42 anni e operaio in una azienda del luogo, ha raccontato la sua tragica mattinata: ha portato lui in salvo la moglie e i figli di 7 ed 8 anni mentre la casa gli stava letteralmente crollando addosso.
“Li ho presi e li ho bloccati sotto l’arco della porta, davanti a noi il muro stava crollando, le pietre ci stavano investendo” ha raccontato l’uomo. La bambina, di soli 7 anni, piange disperata: il fratellino di un anno più grande la consola. Ma la disperazione rimane: la loro vita è salva, ma la loro casa, come quella di tanti altri nel loro paese e nei paesi vicini, è stata distrutta. Non hanno più nulla, sono sfollati, sono in mezzo alla strada.
Tolentino è stato uno dei paesi più violentemente colpiti dal terremoto che ha distrutto praticamente tutto.
Come questa famiglia, tante altre sono in mezzo alla strada, non hanno più nulla. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi dice: “Ci sono stati molto crolli in centro e in periferia, alcuni feriti, ma ci risultano tutti tutti lievi, abbiamo edifici pubblici lesionati”.
