Si trova ai domiciliari nella sua casa di Bologna, il professore associato dell’Università di Torino che avrebbe chiesto ad una sua studentessa rapporti sessuali in cambio del massimo dei voti.
La vicenda è rimbalzata velocemente sui media ed ha messo in luce l’oscuro legame che talvolta intercorre tra docenti universitari e giovani allievi. Secondo la Procura di Torino l’uomo, di 47 anni, avrebbe abusato dei suoi poteri e della figura di relatore di tesi della vittima per metterle pressione al fine di avere rapporti sessuali con lei. E’ comprovato anche l’invito, più o meno perentorio, di invio di foto intime a discapito della giovane. Ovviamente le indagini procedono, ed intendono verificare se casi analoghi siano stati compiuti in precedenza dall’uomo. Si attende quindi la convocazione di altre studentesse alle quali il docente, associato del Dipartimento di Giurisprudenza, avrebbe potuto avanzare pretese di siffatta natura. La Procura, come chiarito in una nota, si augura “che altri eventuali simili episodi, allo stato sconosciuti, siano resi noti agli inquirenti”. Intanto in ateneo ci si guarda attorno con circospezione.
G.c
