“No Trump, no KKK, no fascist USA!”, questo il grido di battaglia che la punk-rock band californiana Green Day ha gridato a squarciagola durante la loro esibizione agli American Music Awards (AMA).
Durante la performance sulle note di “Bang Bang”, uno dei singoli del nuovo album “Revolution Radio”, il frontman Billie Joe Armstrong ha gridato “No Trump, no KKK, no fascist USA”, cioè “No a Trump, no al Ku Klux Klan, no all’America fascista”: inequivocabile il riferimento alla politica di Donald Trump e anche alle sue nomine, che sembrano indirizzare l’amministrazione verso la destra radicale.
Il frontman della band, Billie Joe Armstrong, si è espresso più volte in campagna elettorale contro il magnate repubblicano, definendolo spesso e volentieri “un pazzo” e “un fascista” e invitando il popolo americano a votare contro di lui. Alla fine Donald Trump ha vinto ed è diventato il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America, ma i Green Day continuano la loro fiera opposizione, così come fecero all’epoca dell’amministrazione Bush, quando realizzarono uno dei loro migliori lavori: non è certo un caso se “American Idiot” è risultata la canzone più ascoltata al mondo nel giorno successivo alla vittoria del tycoon.
Sui social network tantissimi gli attestati di stima per il gesto dei Green Day, ma anche qualche critica da parte dei sostenitori del neo Presidente USA.