Gli amanti del calcio, in particolare gli appassionati della Premier League inglese, si ricorderanno ciò che accadde l’8 agosto 2015 durante Chelsea – Swansea City.
Thibaut Courtois, il portiere della squadra di casa, è stato espulso dall’arbitro Michael Oliver e Gomis ha realizzato su rigore il gol del 2-2. Il Chelsea sta soffrendo molto. Ad un certo punto va a terra anche Hazard, infortunato: lo staff medico parte senza l’autorizzazione di Mourinho (coach del Chelsea) a soccorrere il giocatore belga. In particolare, il tecnico portoghese se la prende con Eva Carneiro, medico del Chelsea, che con la sua iniziativa costringe così la squadra a giocare in nove.
La dottoressa ha provato a giustificarsi, dicendo che era stato l’arbitro a chiedere di soccorrere Hazard, ma in conferenza stampa Mourinho è una furia: “Il mio staff deve capire cosa succede, altrimenti dimostra di non essere all’altezza“. Detto, fatto: la dottoressa viene licenziata. Seguirà un braccio di ferro lungo mesi in tribunale.
“Dal quel giorno la mia vita è cambiata – dice oggi Eva Carneiro – Ho ricevuto insulti, minacce di morte e di violenza sessuale, soprattutto attraverso i social network. Non li utilizzo molto, ma è facile nascondersi dietro una tastiera, nell’anonimato, e dar sfogo alla propria cattiveria. Chi lo fa è un codardo”.