Violenza privata e sfruttamento della prostituzione: questi i gravi reati a cui deve rispondere un sacerdote del padovano, denunciato da una presunta vittima.
Dalla perquisizione effettuata ieri mattina nell’abitazione del parroco dal nucleo investigativo dei carabinieri di Padova emergono particolari inquietanti: all’interno del domicilio del sacerdote sarebbero stati rinvenuti alcuni sex toys e supporti informatici, che saranno opportunamente sottoposti ad analisi scientifiche. Sulla vicenda al momento vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti.
Sulla questione è intervenuta anche la Diocesi di Padova. “Siamo a conoscenza di un’indagine in corso che riguarda un nostro presbitero diocesano, a cui sono stati contestati reati molto gravi. È una situazione che ci addolora profondamente e ci auguriamo venga fatta tempestiva e piena verità sui fatti”. E’ quanto scrive la diocesi padovana dopo la denuncia di una vittima che ha portato alla perquisizione nel domicilio del prete.
“Al momento non abbiamo elementi sufficienti di valutazione per prendere provvedimenti di ordine canonico – spiega la Diocesi nella nota – Rimane profondo dolore e sconcerto come Chiesa per situazioni che – reali o presunte – portano scandalo. Il nostro pensiero di vicinanza va in particolare alla comunità parrocchiale”.
Il sacerdote è stato denunciato per i reati di violenza privata e sfruttamento della prostituzione.