L’attentatore di Istanbul è stato identificato. A confermarlo è il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, intervistato dall’agenzia Anadolu. Secondo quanto riferito dall’esponente del Governo presieduto da Recep Erdogan, il killer di Capodanno avrebbe un volto e ora anche un nome: tuttavia, Cavusoglu non ha fornito il nome né altri dettagli sulla persona identificata, che è ancora ricercata.
L’assassino ha seminato panico e morte nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, facendo irruzione all’interno del nightclub “Reina” e sparando all’impazzata, uccidendo 39 persone e ferendone diverse decine.
Fin dai primi minuti successivi alla barbarie, è partita la caccia all’uomo per assicurare il killer alla giustizia. . L’agenzia Anadolu ha detto che finora 20 persone sono state fermate nell’ambito delle indagini sulla strage: tra queste anche la moglie dell’uomo identificato.
Intanto, nella giornata di ieri lo Stato Islamico ha rivendicato l’attentato: “Il nostro soldato ha colpito i cristiani infedeli”, ha affermato l’ISIS in un comunicato, per la prima volta diffuso anche in lingua turca.
Il cerchio attorno all’assassino di Istanbul – proveniente con tutta probabilità da un paese dell’Asia centrale – sembra però sempre più stretto. Dalle immagini in tv e sui giornali giurano di averlo riconosciuto alcuni vicini di casa nella provincia anatolica di Konya, dove l’uomo si sarebbe trasferito a fine novembre con la moglie e i 2 figli piccoli, probabilmente per non dare nell’occhio.
