Sono nettamente aumentati gli sbarchi di migranti sulle coste del nostro Paese. Secondo i dati forniti dall’agenzia europea Frontex, nel 2016 sarebbero arrivati in Italia 181mila migranti, il 20% in più rispetto a tutto il 2015. L’accresciuto afflusso dei viaggi della speranza ha comportato, purtroppo, anche più stragi in mare: come riferito dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati, infatti, le vittime sono state 3.470 contro le 2.771 di tutto il 2015 e il rapporto tra morti e sbarchi è triplicato passando da uno ogni 269 a uno ogni 88.
L’Italia, dal 2010, ha visto crescere gli arrivi sulle proprie coste addirittura di dieci volte rispetto a prima. La maggior parte dei migranti passati dalla rotta centro mediterranea sono nigeriani, seguiti da cittadini di Eritrea, Guinea, Costa d’Avorio e Gambia.
Numeri che preoccupano le forze politiche di centrodestra. Vanno all’attacco Forza Italia e Lega Nord: Maurizio Gasparri chiede “lo stop immediato alle operazioni nel Mediterraneo che hanno solo incrementato gli sbarchi e arricchito gli scafisti ma anche espulsioni immediate di chi non ha diritto a rimanere in Italia”.
Intanto l’Unione Europea si esprime favorevolmente in merito ai Centri per i rimpatri (CIE), il nuovo piano del Governo Italiano per far fronte all’ondata migratoria. “I CIE corrispondono a logica di razionalità”, ha detto il capo della polizia Franco Gabrielli.