Donald Trump aveva invitato anche i tre tenori de “Il Volo” alla sua cerimonia di insediamento come nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. Ma in tutta risposta il magnate repubblicano, che lo scorso 8 novembre ha sconfitto Hillary Clinton alle elezioni presidenziali, ha incassato un secco “no” da parte degli artisti italiani.
“Il Volo” ha voluto rendere noti i motivi del rifiuto sul Corriere della Sera: “Non siamo d’accordo con le sue idee, non possiamo appoggiare chi si basa su populismo oltre che su xenofobia e razzismo – spiegano Boschetto, Ginoble e Barone – Ma non intendiamo attaccare chi deciderà comunque di cantare alla cerimonia di insediamento. Non intendiamo criminalizzare chi canterà per Trump, così come non va denigrato chi intende non farlo”.
I tre italiani ritengono che questo rifiuto non comprometterà il loro rapporto con il pubblico, compreso quello americano. “Pensiamo che il nostro futuro non dipenda da questo – spiegano – Chi ci ama ci seguirà lo stesso”.
Stando ad alcune voci, non ancora confermate, anche il celebre cantante lirico italiano Andrea Bocelli avrebbe declinato l’invito di Trump ad esibirsi alla cerimonia di insediamento. I fan di Bocelli sono insorti in rete, lanciando l’hashtag #BoycottBocelli: un gesto che probabilmente ha spinto l’artista a dire “no” a Trump.