Un vero e proprio museo sottomarino, con statue raffiguranti uomini, barche e perfino un Gesù Cristo. Questo, e molto altro, è quanto promettono di offrire ai visitatori i promotori di questa nuova, e sicuramente affascinante, iniziativa culturale.
Ci troviamo al largo delle isole Canarie, lungo la costa di Lanzarote, la più settentrionale delle isole dell’arcipelago. Qui, James De Caires Taylor sta tentando di far nascere quello che è stato battezzato col nome di Museo Atlantico, il primo museo sottomarino d’Europa, risultato di un lavoro durato più di due anni. Più di 300 sculture umane e 10 grandi installazioni è quanto promesso dagli organizzatori.
Un “monumento che vuole essere una grande barriera artificiale per aggregare le specie ittiche locali e aumentare la biomassa marina”, secondo le stesse parole di De Caires, ma che affronta anche le “questioni legate alla mercificazione delle risorse naturali del pianeta e aumenta la consapevolezza delle minacce che attualmente affrontano gli oceani del mondo.”
Un lavoro poetico e struggente, nel quale trovano posto anche drammi umani come la crisi migratoria. In una statua chiamata “the raft of Lampedusa”, ad esempio, si vedono due figure intente a scattarsi un selfi mentre, alle loro spalle, quasi cristallizzata, prende posto un gommone carico di migranti, così drammaticamente a loro agio in un contesto subacqueo che ne denuncia la drammaticità. Persone i cui “sogni e speranze rimangono sul fondo del mare”, ha voluto chiarire De Caires.
Il museo sarà fruibile tramite immersioni dirette o, in alternativa, su speciali barche dal fondo trasparente.
G.c.