Borsa di studio dedicata a Giulio Regeni: “Necessario mantenere sua memoria”

A quasi un anno di distanza dal ritrovamento del corpo del ricercatore italiano Giulio Regeni in un fosso a pochi Torchlight to remember Giulio Regenichilometri dal Cairo (era il 3 febbraio 2016), sta per essere lanciata un’iniziativa volta e celebrare il giovane torturato a morte da mano ignota ed a mantenere viva l’attenzione sulla ricerca dei suoi aguzzini.

Il 3 febbraio, infatti, verrà ufficialmente aperta la sottoscrizione per creare una borsa di studio con la quale permettere ad un giovane egiziano di venire a studiare per due anni in Italia frequentando lo stesso tipo di scuola secondaria frequentata da Regeni. A farsi promotori dell’iniziativa sono due ex compagni di studi di Giulio, Federico Torracchi e Lorenzo Bartolucci, che con lui hanno studiato presso il Collegio del Mondo Unito dell’American West, in New Mexico. “L’idea- spiega Torracchi- ci è venuta durante il funerale, ma abbiamo aspettato di avere il consenso della famiglia.”

L’iniziativa, che può contare sul sostegno della Commissione Nazionale Egiziana, cercherà di mettere assieme un fondo di circa 1,4 milioni, considerando che il costo per due anni di studio al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino, in provincia di Trieste, è di circa 43.000euro. I canali sui quali si spera di fare leva sono la contribuzione diretta di privati, il sostegno di aziende e istituzioni ed anche una raccolta fondi sulla piattaforma crowfounding.

Resta comunque un pensiero costante, come spiega bene Bartolucci, e cioè “la speranza che venga fatta luce sull’omicidio.” Quello, conclude l’amico, è un obiettivo che “non va mai abbandonato.”

G.c.