Ieri sera, intorno alle 20:00, una chiamata anonima informava la Polizia di Bari che una Fiat Freemont era uscita fuori strada e si era schiantata contro un muro. Come sempre in questi casi, sono giunti sul luogo dell’incidente sia le forze dell’ordine che i soccorritori, al loro arrivo, però, lo scenario era ben diverso da quello descritto nella chiamata di soccorso: l’auto era si finita contro un muro, ma il finestrino era spaccato, a terra c’erano cinque bossoli, ed il guidatore presentava ferite di arma da fuoco sul braccio, sulla spalla e sulla testa (quest’ultima è stata quella fatale).
La scena del crimine fa pensare ad un esecuzione in stile mafioso, la vittima, Francesco Barbieri (40 anni), arrestato in passato per piccoli reati, è stato inseguito da dagli assassini (probabilmente in scooter o moto) che alla fine lo hanno fatto sbandare e infine lo hanno freddato. La Procura di Bari ha disposto un’autopsia per la giornata di oggi, nel frattempo la polizia cerca degli indizi che possano portare agli assassini.
Dalle prime indagini risulta che l’uomo fosse stato arrestato più volte per spaccio, ma che non fosse collegato a nessun clan mafioso, gli inquirenti pensano che il piccolo giro di compravendita gestito da Barbieri possa aver indispettito uno dei clan a capo dello spaccio di droga nel capoluogo pugliese.