Il 23 Gennaio la Chiesa Cattolica celebra la memoria liturgica di Sant’Emerenziana vergine e martire.
Venerata come santa da tutte le Chiese Cristiane, Emerenziana nacque verso la fine del III secolo.
Quanto di lei si conosce si deve alla passio latina di Sant’Agnese, risalente al V secolo, da cui si evince che Emerenziana era tra i fedeli che parteciparono ai funerali della giovane martire romana.
Durante i funerali di Agnese – che era sorella di latte di Emerenziana e sua coetanea -, un gruppo di fanatici pagani aggredirono la folla ed Emerenziana, piuttosto che fuggire, ammonì gli assalitori, che l’uccisero a sassate, sulla via Nomentana a Roma. Dopodiché, gli stessi genitori di Agnese, ne seppellirono il corpo nella loro proprietà.
Il culto per sant’Emerenziana si attesta a partire dall’VIII secolo a seguito dell’istituzione di una speciale commemorazione liturgica in suo onore due giorni dopo la festa di sant’Agnese, quindi il 23 di Gennaio.
Successivamente la sua commemorazione passò nel Messale Romano e nel Calendario Martirologio Romano.
Le reliquie della santa nell’XI secolo furono traslate nella basilica di Sant’Agnese fuori le mura a Roma (dove si trovano le spoglie di Agnese), conservate in una cassa d’argento riposta sotto l’altare maggiore.
In piazza Emerenziana a Roma sorge una chiesa intitolata alla martire dove si conservano altre reliquie.
La giovane vergine viene invocata per le malattie che riguardano il ventre e l’intestino.
MDM