USA, divampa la protesta anti-Trump dopo stretta su immigrazione

La stretta del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’immigrazione sta scatenando una valanga di polemiche negli USA. Tantissimi sono scesi in piazza per contestare le misure adottate dal tycoon, mentre sarebbero già partiti i primi ricorsi contro il giro di vite imposto dal Presidente.

Donald Trump, infatti, ha deciso di sospendere temporaneamente l’arrivo di tutti i rifugiati e delle persone provenienti da sette Paesi islamici. Una presa di posizione che ha scatenato le proteste in tutto il Paese, in particolare all’aeroporto JFK di New York, dove diverse centinaia di persone hanno messo in piedi una manifestazione per contestare aspramente le scelte del Presidente, chiedendo a gran voce la liberazione dei passeggeri detenuti in base al nuovo bando. ”Lasciateli entrare, lasciateli entrare”, gridano, mostrando cartelli e striscioni con slogan come ”No ban, no wall”.

In mezzo ai contestatori ci sono anche volti noti: Cinthia Nixon, nota per il suo ruolo nella serie Sex and the City, e due deputati democratici di Ny, Jerry Nadler e Nydia Velasquez, mentre il noto regista Michael Moore ha invitato tutti a recarsi all’aeroporto tramite un post su Twitter.

Intanto, sul fronte giuridico, Trump registra il primo stop. Ann Donnelly, giudice federale di New York, ha emesso un’ordinanza di emergenza che temporaneamente impedisce agli Stati Uniti di espellere i rifugiati che provengono dai sette paesi a maggioranza islamica soggetti all’ordine esecutivo emanato dal presidente.