Si sta scatenando l’inferno, o almeno questa è l’impressione che si ha, dopo la decisione del presidente USA Donald Trump di sospendere per 90 giorni i visti degli immigrati provenienti da sette Paesi dell’area mediorientale.
Un chiarimento, però, si rende necessario in un momento nel quale il clima è avvelenato e spesso neppure la stampa riporta correttamente le informazioni che sono doverose.
- Non è un ‘muslim ban’.
E’ doveroso precisare che, diversamente da quello che hanno riportato diversi giornali, Trump non ha rifiutato l’ingresso ‘ai musulmani’. Si tratta di Paesi a maggioranza musulmana, e su questo non v’è dubbio, ma è stata la CNN ad utilizzare la parola ‘muslim’ e non Trump.
L’ordine di divieto di applica a Iraq, Iran, Siria, Libia, Somalia, Yemen e Sudan. La parola ‘musulmani’ non è utilizzata. - L’ordine di Trump si basa su un atto di Barack Obama.
Si tratta del Terrorist Prevention Act of 2015, un atto che prevede speciali misure di sicurezza per l’ingresso di Paesi che sono nominati e sono appunto Iraq, Iran, Sudan Siria. Nel 2016 Obama ha aggiunto anche Libia, Somalia e Yemen. - La moratoria ha una durata temporale ristretta.
Donald Trump non ha vietato sine die l’accesso a determinate persone. Sono solo 90 giorni che servono per disciplinare meglio la materia sull’immigrazione data appunto l’immigrazione massiccia proveniente da detti Paesi. - Lo fece anche Obama, nel 2011.
Anche Obama nel 2011 impedì ai cittadini iracheni per un periodo di giungere negli USA e Carter lo fece nell’Iran.
Si tratta di una prassi messa in atto già da diversi presidenti per disciplinare l’immigrazione in caso di pericolo per la sicurezza nazionale. - L’ordine di Trump è legale.
Non è assolutamente vero che l’ordine del Presidente è incostituzionale, e non a caso altri Presidenti prima di lui lo misero in atto.
Infatti le ‘critiche’ contro il provvedimento di Trump si basano sul presupposto che Trump ce l’abbia con una religione, quella musulmana. Ma si tratta solamente di una frase utilizzata dalla stampa, perché fa effetto, e da alcuni giudici negli USA. L’atto del Presidente non è contro una religione, come non lo era quello di Carter o Obama. - L’ordine esecutivo è una misura di sicurezza, non è espressione di ’xenofobia’ come si ama dire.