Dalla Sicilia al confine di Ventimiglia. Un viaggio infinito, lungo quanto tutta l’Italia, per arrivare nel nord Europa alla ricerca di condizioni di vita migliori. Questo è il presupposto di quanto venuto a galla in queste ore grazie ad un’accidentale scoperta degli uomini delle Polizia stradale.
All’interno di un furgone, infatti, le forze dell’ordine hanno trovato una quarantina di persone, alcune minorenni, che viaggiavano in piedi, con la schiena piegata su se stessi, senza possibilità di muoversi e con importanti difficoltà di respirazione. Uno scenario grottesco, da “carne da macello”, come ha commentato la stessa pattuglia che è incappata nel ritrovamento. Adesso sono 34 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini, 18 delle quali sono già state eseguite. Per tutti i coinvolti (egiziani, albanesi, afgani, sudanesi, tunisini) l’accusa è di traffico di migranti. La banda, fanno sapere ancora gli inquirenti, aveva il suo epicentro a Milano e annoverava al suo interno anche alcuni uomini italiani.
Nel frattempo, le parole più accorate arrivano dalla magistratura: “Una goccia nel mare- ha ribadito la Boccassini- rispetto alla facilità con cui oggi personaggi senza scrupoli si muovono nei confronti di persone che lasciano le proprie terre per ragioni di guerre o di disagio e che affrontano un viaggio del dolore con la speranza di trovare un mondo migliore.”
Li chiamano “viaggi del dolore”, un nome che rende bene l’essenza di queste vite sparpagliate per l’Europa alla ricerca di una pace che non è certo sia in attesa di essere raccolta.
G.c.