Primo colpo durissimo per Donald Trump. Il Nono Circuito della Corte d’Appello di San Francisco ha infatti rigettato la richiesta dell’amministrazione guidata dal tycoon in merito al “Muslim Ban” per i sette Paesi musulmani (Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen).
La sentenza dà quindi ragione al giudice distrettuale James Robart, che venerdì scorso aveva emesso un verdetto con cui bloccava l’ordine esecutivo di Trump.
La Corte d’Appello di San Francisco non solo ha ritenuto legittimo lo stop imposto dal giudice Robart, ma ha sostanzialmente rincarato la dose, sottolineando che “le questioni di sicurezza nazionale non possono essere sottoposte a revisione, anche se quelle azioni contravvengano potenzialmente a diritti e protezioni costituzionali”.
“E’ fuor di discussione che l’autorità giudiziaria possegga l’autorità di considerare sfide costituzionali all’azione esecutiva”, si legge ancora nella sentenza della Corte d’Appello.
Una bocciatura in lungo e in largo che ha mandato su tutte le furie Donald Trump, probabilmente anche per la minuziosità dei rilievi effettuati dalla Corte. Il presidente, come di consueto, si è affidato a Twitter per esprimere tutto il suo disappunto: “Ci vediamo alla Corte, la sicurezza della nostra nazione è in discussione!“, ha ‘cinguettato’ Trump, aggiungendo poi che la decisione della Corte è “politica” e che verrà “facilmente ribaltata”.
Esultano i democratici, che parlano di “sconfitta immane per la Casa Bianca”.