“È inspiegabile far parte di un partito che si chiama democratico e aver paura della democrazia”. E’ già in fase congressuale il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, che nella sua consueta e-news ha parlato dei giorni difficili che sta attraversando il PD, dove soffiano venti di scissione.
“Tante volte siamo stati accusati di essere autoreferenziali. Bene, tiriamo fuori le proposte e confrontiamoci con la nostra gente. Vinca il migliore – scrive Renzi – E chiunque vinca, tutti a dare una mano. Il verbo del congresso e delle primarie non è ‘Andatevene!’ ma ‘Venite!’, portate idee, portate sogni, portate critiche. Venite, partecipate”.
Renzi annuncia inoltre che dal 10 al 12 marzo l’appuntamento è a Torino, al Lingotto, “con gli amici che sosterranno la mozione congressuale”, dove verranno anche “fatte le pulci” all’azione di governo di questi tre anni per costruire il prossimo programma. “Cosa ha funzionato, cosa no. Cosa dobbiamo fare meglio, oggi e domani. Una discussione vera, senza rete. Su ambiente, cultura, scuola, lavoro, università, sanità, infrastrutture, tasse, giustizia e l’elenco potrebbe continuare a lungo. Venite al Lingotto, se potete”.
Nella riunione di ieri sera al Nazareno, Renzi ha inoltre affermato che in caso di congresso del PD salterebbero le elezioni anticipate a giugno.