Blitz della polizia in Pakistan dopo il massacro del tempio sufi, 39 terroristi uccisi

Giovedì sera in Pakistan, un attacco kamikaze al santuario sufi di Lal Shahbaz Qalandar a Sehwan aveva ucciso quasi 100 persone, fra le quali 20 bambini. L’attacco kamikaze, che ha colpito una minoranza sciita del Pakistan, era stato rivendicato dallo Stato Islamico. Oggi la risposta delle forze di sicurezza pakistane alla violenza Isis è stata senza pietà. Secondo quanto si deduce da una nota che è stata diffusa dai ranger pakistani, almeno 18 terroristi sono stati uccisi nel corso della notte nelle operazioni nel Sindh.

La polizia inoltre ha sostenuto che altri 11 terroristi sono stati uccisi nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa. Tre estremisti sono stati uccisi a Peshawar, quattro in uno scontro a fuoco ad Orazkai, e quattro a Bannu. Una notte di sangue che in tutto ha mietuto 39 vittime fra i presunti terroristi dell’Isis. Nel corso del blitz circa 100 persone sono state arrestate.

Le forze di sicurezza pakistane, secondo quanto si desume nel giornale Dawn, hanno diffuso dettagli sulle operazioni che sono state effettuate nel corso della notte. La dura rappresaglia delle forze pakistane è la dimostrazione di come la violenza del terrorismo islamico in Pakistan, che colpisce spesso minoranze come sciiti, cristiani e non musulmani, sia un problema ingente a livello nazionale.