E’ un monito vivace ed al tempo stesso preoccupato, quello che arriva per bocca di Papa Francesco, in visita stamattina all’università romana di Roma Tre. Il Pontefice, come sua consuetudine, si è abbandonato al commento delle tematiche più spinose e delicate della società odierna, non mancando, sempre secondo una prassi ormai ben consolidata, di infondere speranza e serenità nell’animo dei propri ascoltatori.
Ha infatti commentato Papa Bergoglio: “A proposito di identità cristiana dell’Europa e di paura che se venga gente di altra cultura perdiamo l’identità europea, io mi domando quante invasioni ha avuto l’Europa dall’inizio a qui? L’Europa è stata fatta di invasioni e migrazioni, voi sapete meglio di me che l’Europa è stata fatta artigianalmente, così le migrazioni sono un percorso, sono una sfida per crescere. Da soli, come fosse una preghiera, pensiamo al Mare nostrum che è diventato un cimitero”.
E’ quindi con tale animo che si è rivolto agli studenti, esortandoli a studiare e a non cadere nel vicolo cieco dello scoramento personale: “La liquidità dell’economia – ha detto – toglie la concretezza e la cultura del lavoro, i giovani non sanno cosa fare, perché se non trovo che faccio? Girano, li sfruttano qui, tre giorni là e non trovano, alla fine l’amarezza del cuore porta alle dipendenze; le dipendenze hanno una radice, o mi porta al suicidio”, “o mi porta che vado da un’altra parte e mi arruolo in un esercito terroristico, almeno ho qualcosa da fare e do senso alla mia vita”.
L’ultima visita di un Pontefice all’università romana risale al 2008. All’epoca Benedetto XVI dovette ripiegare con un intervento per posta a causa delle polemiche sollevate da alcuni docenti rispetto ad un presunto sostegno alla teoria del “disegno intelligente”. Oggi Papa Francesco è invece accolto con giubilo e con evidente partecipazione. I ragazzi se lo contendono, cercano in tutti i modi di strappargli un “selfie”. E questo, al di la del giudizio di merito, è comunque un esempio dell’evidente ascendente che riesce ad avere sulla folla.