Aveva un tasso alcolico di 2.55, largamente superiore al limite consentito per poter guidare. Per questo, quando la polizia ha cercato di fermarlo, si è dato alla fuga. Le forze dell’ordine lo hanno inseguito per tutta la città, e l’uomo ha anche investito un agente colpendolo alle gambe.
Fin qui sembra il racconto di un classico inseguimento, se non fosse che il protagonista della storia è un sacerdote di 43 anni, che è stato così arrestato e sarà processato per direttissima.
Il tutto è accaduto a Ferrara, dove l’inseguimento è durato oltre due ore. Una pattuglia di poliziotti di Ferrara, notando un’auto che sfrecciava a tutta velocità, l’ha intercettata, pur faticando a tenerla a tiro, visto che il fuggitivo bruciava regolarmente ogni semaforo rosso.
Le volanti della polizia avevano ricevuto le prime segnalazioni un’ora prima da un ragazzo che lo inseguiva. Per fermarlo è stato necessario mettere due macchine di traverso impedendogli così di proseguire. Ma l’uomo non si è dato per vinto, e dopo essersi fermato è ripartito investendo un agente. Una volta fermato definitivamente, la sorpresa: al volante c’era un prete congolese di 43 anni, che dovrà rispondere non solo dell’elevato stato di ebbrezza ma soprattutto delle lesioni al ginocchio destro procurate al poliziotto.