Matteo Messina Denaro, il superlatitante trapanese sulle cui tracce da anni continuano a perdersi tutte le piste di ricerca degli investigatori, potrebbe aver cambiato i propri connotati grazie ad un intervento di chirurgia plastica.
Questo è quanto emergerebbe da una conversazione che un detenuto calabrese, oggi collaboratore di giustizia, avrebbe avuto con Antonio Penna e Vincenzo Salpietro durante un periodo di detenzione comune. I due, che sarebbero stati in contatti diretti con il boss di Castelvetrano, avrebbero raccontati di “un intervento chirurgico al volto eseguito in Piemonte o in Calle D’Aosta”. A conferma di quanto asserito, il pentito avrebbe anche fornito il nome del professionista che lo avrebbe materialmente eseguito.
“Gli elementi di prova sono rilevanti in termini accusatori e sono comunque tali da essere valutati quantomeno in sede di udienza preliminare”, ha affermato il pm di Palermo, Maurizio Agnello, dopo aver appreso i dettagli delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia. Fra i reati ipotizzati nei confronti di alcuni personaggi di Camopobello di Mazara e Castelvetrano, ci sarebbe dunque quello di favoreggiamento. Livesicilia.com, che ha pubblicato la notizia, sostiene che il pm Agnello sarebbe pronto a ricorrere in Cassazione poichè un vizio formale ne invaliderebbe l’ordinanza di imputazione coatta.