La manifestazione della festa dei lavoratori nella città più popolosa della Turchia, Istanbul, è esplosa in scontri con le forze dell’ordine, poiché diversi gruppi di attivisti hanno cercato di entrare nelle zone chiuse della città, come ad esempio la piazza centrale di Taksim, nonostante i cordoni della polizia. Sono state arrestate più di 200 persone e almeno un uomo, da quanto è stato dichiarato al momento, è stato ucciso.
“Con il pretesto della celebrazione della festa dei lavoratori, alcuni gruppi di attivisti illegali ha attentato alla pace ed alla sicurezza della nostra gente, in special modo in piazza Taskim, dove sono stati arrestati complessivamente 207 persone e sono stati sequestrati circa 40 bombe molotov, 17 bombe a mano, 176 fuochi d’artificio“. Queste le parole dall’ufficio del governatore riguardo a quanto accaduto in piazza Taksim.
Gas lacrimogeni e proiettili di gomma sono stati utilizzati da parte delle forze dell’ordine turche per disperdere gli attivisti che cercavano di raggiungere la piazza. Un uomo di 57 anni è stato travolto, durante gli scontri, da un camion della polizia con cannoni ad acqua.
Piazza Taksim è sempre stata il tradizionale luogo di manifestazione del primo Maggio fino al 1977, quando decine di persone sono state uccise durante le manifestazioni su quello che è stato chiamato “Bloody May Day“. La piazza è stata riaperta per festeggiamenti alla fine degli anni 2000, ma è stata nuovamente chiusa nel 2013; finchè dopo il Luglio del 2016 le autorità turche hanno imposto uno stato d’emergenza, chiudendo la piazza per ogni tipo di manifestazione.
In queste ultime ore si registrano altre manifestazioni violente in tutta Europa, come ad esempio a Torino dove la polizia ha caricato la coda dei manifestanti mentre si stavano dirigendo verso piazza San Carlo dove stava parlando la leader della Cgil Enrica Valfrè.
Mario Barba