Avevano escogitato un metodo di livello per far sì che la droga non venisse scoperta. Un nascondiglio efficace che avrebbe permesso di trasportare la sostanza illegale da Alicante, in Spagna, verso la Brianza.
Il sistema, che avrebbe rifornito di droga l’intera provincia di Monza, è stato però scoperto dai carabinieri della compagnia del capoluogo brianzolo, comandanti dal colonnello Rodolfo Santonvito e dal maggiore Enrico Vecchio. La sostanza stupefacente è stata infatti scoperta in un vano ricavato sotto il piatto doccia di un camper. Per questo, gli agenti hanno provveduto all’esecuzione di 19 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone (italiani e albanesi) coinvolte a vario titolo in traffici di erba e cocaina tra Monza, la provincia di Bergamo e quella di Verbania.
Tutto ha inizio nell’ottobre del 2015, quando vengono a galla gli affari sporchi di un ristoratore monzese che aveva aperto una pizzeria nei pressi dello stadio “Brianteo”.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, pare che il ristoratore rifornisse anche di droga la clientela. Dopo aver sequestrato 800 grammi di sostanza stupefacente, i carabinieri hanno allargato le indagini sino a scoprire una rete di 9 spacciatori italiani attivi tra Monza e Verbania e successivamente un appartamento dove un gruppo di albanesi utilizzava come base logistica per lo spaccio di marijuana. Fino alla “rotta spagnola” di Alicante.