E’ uno scenario terribile quello prefigurato da fonti di intellicence americane in merito alla ‘riorganizzazione’ degli uomini dell’Isis che, assediati a Raqqa, starebbero spostando la ‘capitale’ dello Stato Islamico tra Mayadin e Qaim. Ma non solo: secondo quanto trapelato infatti gli uomini dell’Isis, giunti nella valle del fiume Eufrate, starebbero dando forma ad una nuova pericolosissima cellula per le armi chimiche formata da diverse esperti provenienti sia dalla Siria che dall’Iraq. Una sorta di ‘colpo di coda’ per provocare, nonostante l’assedio in atto e l’area di azione sempre più circoscritta, il maggior numero di danni possibili.
Secondo quanto riportato dalla Cnn citando un funzionario maericano, gli jihadisti sarebbero dunque pronti a far fronte alla crescente pressione militare delle forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti, insieme alle forze democratiche siriane (Fds) e ai curdi dell’Ypg con veri e propri squadroni della morte. Del resto nella sola zona di Mosul dallo scorso 14 aprile vi sono stati almeno 15 attacchi condotti con armi chimiche, secondo quanto affermato dai funzionari militari alla Cnn. Anche Ryan Dillon, portavoce della coalizione guidata dagli americani, pur non confermando quanto trapelato in merito alla nuova cellula Isis, ha ricordato che “in passato l’Isis ha usato agenti chimici di basso grado. Sappiamo che l’Isis è disposto a usare le armi chimiche. Non vogliamo che diventino bravi”. La cellula specializzata in ordigni chimici potrebbe essere impiegata in difesa delle nuove, ma ultime roccaforti dello Stato Islamico, nella zona tra Mayadin e Qaim controllata dai seguaci del Califfato e poco distante dal confine iracheno.
Daniele Orlandi