Vibo Valentia, 15enne uccide un coetaneo a colpi di pistola e si costituisce

Tragedia a Vibo Valentia, dove ieri sera un 15enne, F.P.L., è stato ucciso a Calabrò, paese di provincia. Il ragazzo sarebbe stato ucciso con almeno tre colpi di pistola in testa al culmine di una lite. A sparare è stato un minorenne, coetaneo, A.P. di 15 anni figlio di un noto pregiudicato della zona. L’omicida è figlio e fratello di persone che erano state arrestate a gennaio, nell’ambito di un’operazione contro il narcotraffico, che era gestita dalla mafia calabrese, la ’ndrangheta.

L’operazione Stammer, coordinata dalla Dda e gestita dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, aveva colpito alcune cosche nel vibonese. Il 15enne si è costituito nella notte ai carabinieri di Mileto, ed è stato arrestato per l’omicidio del coetaneo. L’omicidio è avvenuto al culmine di una lite, scatenata da motivi futili e che non sarebbero da ricollegare alle vicende criminose della famiglia dell’omicida. Il 15enne ha sparato con la pistola legalmente detenuta dalla sua famiglia.

Dopo essersi recato in caserma per confessare il delitto, il 15enne ha accompagnato i carabinieri nel luogo dove è stato effettivamente ritrovato il cadavere. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia collaborando coi colleghi di Mileto e con la Procura dei Minori di Catanzaro.