I sindaci del terremoto contro le magliette gialle di Renzi: “Qui serve gente che lavora davvero”

Ricordate le magliette gialle del PD? L’iniziativa di pulizia di Roma con la quale il Partito Democratico aveva coinvolto cittadini e simpatizzanti per pulire la città. L’iniziativa era piaciuta a tanti ma era stata anche disprezzata da molte altre persone che la avevano considerata solo una mossa di protagonismo senza sostanza.  Ora le magliette gialle hanno in programma di andare nei luoghi del terremoto. La voce contraria all’iniziativa del PD arriva dai sindaci del terremoto, i primi cittadini dei Paesi italiani che sono stati colpiti dal violento sisma del 24 agosto 2016 e da quello di fine ottobre.

Maglie gialle nei luoghi del sisma? Qui serve gente che lavora. Le passerelle non le vogliamo” questo è più o meno il commento unanime dei sindaci di questi paesi, martoriati nella loro essenza e ancora oggi – a quasi un anno dal primo sisma – ancora in situazione disastrosa. Tra i più arrabbiati c’è il sindaco di Arquata, Alessandro Petrucci che dice: “Ci vogliono gesti concreti e ormai siamo stanchi delle chiacchiere. Invece di venire in paese con le loro maglie gialle perché non vengono con dei mezzi utili a portar via le macerie?”.

Il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni, dice: “Non è proprio il momento giusto per fare queste passerelle. Magari in un altro contesto sarebbe stato tutto diverso. In questa fase di post-sisma, nella quale sta per cominciare la ricostruzione, non è accettabile che si venga su questi territori feriti solamente per fare campagna elettorale”. Dello stesso parere il sindaco di Montemonaco, Onorato Corbelli: “Ma per favore, parliamo di cose serie. Qui ci vogliono progetti concreti. Tra tutti i problemi che abbiamo, Renzi si preoccupa delle maglie gialle. Ma ci rendiamo conto?”.

Roversi Mariagrazia