Baby-sitter uccide bimbo di 10 mesi perché ‘piange troppo’: è stata condannata a 4 anni

Aveva ucciso un piccolo di solamente dieci mesi, e la motivazione che aveva addotto era quella che fosse troppo rumoroso. Viktoria Tatutz, donna di 34 anni, lavorava come baby sitter ed aveva ricevuto in custodia Joshua Paul, un bimbo di soli 10 mesi. Il piccolo le era stato affidato perché la madre doveva andare al lavoro.

La donna era uscita solamente da mezz’ora quando la baby sitter avrebbe aggredito il piccolo di dieci mesi. La donna, secondo i referti dell’autopsia, avrebbe scosso con violenza il bambino dopo essere stata colta da un attacco d’ira. Quando la donna è tornata a casa, ha trovato il bambino che era in un stato letargico e che continuava a vomitare, e si è resa subito conto che qualcosa non andava. Così ha portato Joshua in ospedale, dove i medici hanno comunicato ai genitori che il bambino era stato scosso con grande violenza.

Non solo, le condizioni di Joshua erano molto critiche, ed infatti dopo soli tre giorni il piccolo non ce l’ha fatta ed è morto. La babysitter non ha mai accettato l’accusa di aver ucciso il bambino, mentre la sua difesa parla di un periodo di depressione che avrebbe potuto portare a quel gesto. Il giudice, però, l’ha riconosciuta del tutto capace di intendere e di volere. L’autopsia inoltre evidenza le sue responsabilità. La donna è stata condannata a quattro anni di galera. 

Roversi Mariagrazia