Clima: Putin non condanna la decisione di Trump, ‘collaboriamo per un’intesa’

Putin e TrumpLa decisione del presidente degli Stati Uniti di uscire dall’accordo sottoscritto a Parigi sul clima ha generato grande malcontento in gran parte del mondo: i capi di stato di diversi Paesi ma anche sindaci, governatori e personaggi del mondo dello spettacolo (come Leonardo Di Caprio ed Arnold Schwarzenegger) hanno duramente criticato la scelta di Donald Trump; tra questi non figura però il presidente russo Vladimir Putin che si è rifiutato di condannare il presidente americano per l’uscita degli Usa dagli accordi sul clima ed ha anzi dichiarato di “voler collaborare” con Trump allo scopo di giungere presto ad un’intesa. Putin lo ha detto in occasione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, ricordando che l’accordo, sottoscritto nel 2015 per sostituire il protocollo di Kyoto sulle emissioni di gas serra, non è ancora entrato in vigore (lo sarà nel 2021) e non ha pertanto avuto ancora effetto, pertanto vi è ancora tempo.

 

Putin ha poi sottolineato: “gli Stati Uniti hanno ratificato questo accordo ma noi non lo abbiamo ancora fatto perchè vogliamo aspettare fino a quando le regole di assegnazione delle risorse ed altre questioni tecniche ma importanti saranno più chiare”. La Russia è tra i Paesi che hanno aderito al nuovo accordo ma deve ancora ratificarlo attraverso la firma del documento. “Non giudicherei Trump per la decisione che ha preso” ha detto il presidente russo auspicando “di collaborare” con Trump “per raggiungere un accordo”, poichè sarebbe stato meglio rinegoziare gli accordi presi nel 2015 piuttosto che ritirarsi. Putin ha poi aggiunto che il presidente degli Stati Uniti “non è contrario a lavorare su questo tema”, e che dunque “non si tratta di essere in agitazione, quanto di creare le condizioni che permetteranno di collaborare e senza le quali sarà impossibile raggiungere un accordo”.

 

Insomma Putin, a differenza di altri capi di stato, ha preso le difese di Trump ricordando che vi è anche un aspetto non secondario da considerare: “bisogna pensare a quello che conviene fare con coloro che perderanno il lavoro – nell’ambito della lotta contro il riscaldamento globale – non devono essere dimenticati”. E, scherzosamente, ha aggiunto, in inglese: “don’t worry, be happy”.

Daniele Orlandi