Erano le 22.08 locali (le 23.08 in Italia) quando sul London Bridge, nel cuore della città di Londra, un furgoncino bianco si è lanciato sulla folla.
Cinque uomini armati sono scesi dal furgone con dei coltelli ed hanno iniziato ad attaccare la folla, urlando ‘questo è per Allah’. Avevano in mano coltelli lunghi 12 pollici che hanno usato per uccidere sette persone; i testimoni hanno parlato di “uomini dai tratti mediorientali che hanno sgozzato i passanti”.
Trenta persone sono rimaste ferite, anche una donna incinta, mentre sette sono state uccise, tre delle quali sgozzate. Alcuni attentatori indossavano delle cinture esplosive finte attorno al petto. Un altro attacco è avvenuto a Borough Market, una zona di ristoranti; un uomo ha urlato ‘per Allah’ ed avrebbe accoltellato una cameriera ed un cliente. Sono stati uditi degli spari, con tutta probabilità della polizia. Non è chiaro se l’attentatore di Borough fosse lo stesso di London Bridge.
Invece a Vauxhall non è avvenuto un attacco terroristico, come si era detto inizialmente. La premer May ha parlato qualche minuto dopo la conferma che si era trattato dell’ennesimo attentato in suolo inglese: “E’ terrorismo, due gli attacchi”. Secondo i media inglesi, tre terroristi sarebbero stati uccisi, come testimonierebbero anche le foto scattate da un italiano. La polizia ha chiuso la stazione della metro a London Bridge ed ha isolato l’area.
Roversi Mariagrazia