Le tariffe di Uber erano alle stelle nella zona dove è avvenuto ieri sera, alle 22.08 ore inglesi, l’attentato. Nella zona di London Bridge, dove ieri sera un gruppo di terroristi ha lanciato un furgone contro la folla e quindi è sceso accoltellando diverse persone ed ammazzandone sette (i feriti invece sono 48), le tariffe del popolare servizio di sharing automobilistico erano altissime.
Pochi minuti dopo la divulgazione della notizia dell’attentato, i prezzi delle auto che offrono servizi Uber e che erano presenti nella zona di London Bridge sono saliti alle stelle: complice la sicurezza che, prese dal panico, le persone avrebbero pagato cifre altissime per mettersi in salvo. Il costo di brevi tratte era addirittura raddoppiato nel luogo dove è avvenuta la strage, come hanno denunciato diversi utenti su Twitter.
Tantissime le denunce degli utenti sui social, alta l’indignazione. Uber ha bloccato il fenomeno ed ha cercato di scusarsi: “Abbiamo sospeso la variazione dei prezzi non appena appresa la notizia dell’attentato, come è stato fatto nel caso di Westminster e Manchester”. Tuttavia la nota di scuse di Uber non è stata sufficiente a placare le ire di tanti clienti giustamente infuriati per il tentativo di speculare economicamente mentre c’erano morti e feriti a terra e l’intera Londra era coperta, ancora, dalla cappa di terrore del terrorismo islamico.
Roversi Mariagrazia