La guardia di finanza di Roma ha eseguito in giornata odierna un ordinanza di sequestro beni per un valore complessivo di un milione di euro, emessa dal tribunale della capitale su richiesta della Procura di Velletri, ai danni di una coppia di nomadi. Le investigazioni sono cominciate quando ai militari della guardia di finanza di Pomezia sono giunte diverse segnalazioni di movimenti sospetti di denaro effettuati da un residente di Ardea (Roma) che risultava privo di disponibilità economica. Le indagini dei finanzieri hanno portato alla scoperta di un tesoro nascosto suddiviso tra conti correnti, polizze assicurative, terreni, appartamenti e mezzi di trasporto.
Una disponibilità monetaria enorme che era frutto delle attività illecite della compagna dell’uomo, nota alle forze dell’ordine per un numero ingente di reati commessi, tra i quali furto, frode fiscale e truffa. La coppia aveva pensato ad uno stratagemma ingegnoso per nascondere i ricavi illeciti: la donna otteneva somme di denaro da reati al patrimonio, poi li girava al compagno, il quale, incensurato, si occupava di distribuirli stipulando polizze vita la cui riscossione veniva suddivisa in differenti conti correnti. L’uomo aveva pensato anche a come dissimulare i flussi di denaro facendoli confluire in diversi conti bancari prima di utilizzarli per gli investimenti.
Ma la discrepanza tra il volume d’affari generato annualmente e la dichiarazione dei redditi dell’uomo (pari a 1.200 euro in 10 anni) ha insospettito i finanzieri che, dopo un’indagine approfondita, sono riusciti a risalire a tutti i beni posseduti dalla coppia. Una volta ottenuta la prova della truffa, la Procura di Pomezia ha richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Roma un ordinanza di sequestro beni che ha condotto all’operazione di questa mattina. Tra i beni sequestrati ci sono, oltre ai conti ed alle polizze, diversi appartamenti, appezzamenti di terreno (suddivisi tra Ardea e la Sicilia) e mezzi di trasporto.
F.S.