Procura di Palermo: “Fra i migranti dalla Tunisia anche sospetti jihadisti”. In manette 15 scafisti

15 persone sono state fermate e messe in stato di accusa per aver partecipato ad un’associazione a delinquere di carattere transnazionale per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E’ il risultato dell’inchiesta della procura di Palermo circa l’organizzazione che porta dalla Tunisia fino a Marsala, per mezzo di gommoni veloci, dei soggetti che sono ricercati in Tunisia per terrorismo jihadista. 

Il sodalizio investigato capeggiato da pericolosi pregiudicati tunisini e con elementi italiani in posizione subordinata, è risultato particolarmente attivo nell’effettuare una serie di lucrosi traffici illeciti tra la Tunisia e le coste del trapanese. Grazie all’utilizzo di veloci gommoni d’altura condotti da esperti “scafisti”, capaci di percorrere il tragitto anche in meno di 4 ore, sono state trasportate in Italia persone in grado di pagare il rilevante costo della traversata e introdotte in Italia sigarette di contrabbando” hanno detto gli inquirenti.

Stamattina la polizia tributaria di Palermo ha messo le manette alle mani di 15 persone, tutti tunisini ed italiani. Sono anche state sequestrate le imbarcazioni che sarebbero state usate da questi soggetti per spostarsi velocemente dalla Tunisia fino a Marsala. Accusati anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: “In prossimità delle spiagge e delle calette di approdo è stato fornito ai clandestini un vero e proprio servizio shuttle fino alle basi logistiche dell’organizzazione, dalle quali gli immigrati – una volta rifocillati e forniti di vestiario – hanno potuto liberamente raggiungere le destinazioni desiderate”.

Roversi Mariagrazia