Terremoto, lite tra gli sfollati di Arquata: case assegnate a sorteggio

Tensione e urla tra gli sfollati di Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto, uno dei luoghi distrutti dal terremoto del 24 agosto, che ha avuto come epicentro la zona compresa tra i comuni di Accumoli, Amatrice e appunto Arquata.

Quella che doveva essere una giornata di festa, vista l’assegnazione delle prime 26 casette destinate ai cittadini pescaresi, si è trasformata ben presto in un concentrato di rabbia per la metodologia usata. Solo nel tardo pomeriggio si è raggiunto un accordo per l’assegnazione: i terremotati hanno infatti scelto il metodo del sorteggio per l’assegnazione delle prime 26 soluzioni abitative d’emergenza, le casette in legno. Il sorteggio è cominciato alla presenza del notaio e del sindaco Aleandro Petrucci.

Il sorteggio si è reso necessario “perchè i cittadini non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla divisione delle casette” come ha spiegato lo stesso sindaco di Arquata.

Petrucci ha voluto ricordare come Arquata del Tronto, insieme alla frazione Pescara, siano le zone più colpite dalla scossa devastante che ha ucciso 298 persone. “Siamo i più colpiti dell’Italia centrale. Abbiamo aspettato nove mesi e anche io voglio accollarmi la responsabilità dei ritardi – ha detto il sindaco del borgo nell’ascolano – Ma la gente sa l’iter che c’è dietro a tutto questo”.