Alex Honnold è uno sportivo americano che è entrato di diritto nella storia. Stiamo parlando di un trentunenne che si dedica alle arrampicate estreme, e cioè da compiere senza ausilio di corde e di nessun altro dispositivo. Il giovane realizza le sue imprese con indosso soltanto i suoi vestiti e un sacchetto di magnesite, la polvere che questi specialisti utilizzano per aumentare l’aderenza delle mani alla parete rocciosa. Alex Hannold è un arrampicatore free solo (è questa l’espressione che identifica la sua categoria sportiva).
L’impresa compiuta da Hannold sarà presto documentata da National Geographic ed è già stata definita da Mark M. Synnott, che se ne occuperà, come “quella che potrebbe essere la più grande impresa nella storia dell’arrampicata pura”. La performance sportiva meritevole di tanta attenzione è stata realizzata nella giornata del 3 giugno scorso, all’interno del Parco Nazionale dello Yosemite (California). Nel territorio del parco sorge una montagna dalle asperità suggestive e proibitive: El Capitan. Quest’altura si eleva per più di 2000 metri e ha una parete di circa 900 metri che è quasi impossibile da scalare.
Alex Hannold ci è riuscito ed in sole 4 ore. Partito alle 5 e mezzo del mattino ha concluso la sua ascesa arrivando in cima alla parete alle ore 9:30. Della sua impresa si è occupato anche Tom McCarthy per “The Guardian”, che lo ha definito anche l’unico arrampicatore free solo in grado di provarci, sia grazie al suo formidabile talento sia perché- vista la pericolosità evidente di questo sport- sono davvero in pochi a praticare l’arrampicata pura. Lo sportivo, dal canto suo, si è preparato fisicamente per circa un anno nel tentativo di portare a casa l’impresa e lui stesso ha dichiarato di aver temuto più volte, negli anni passati, le asperità di El Capitan. Ma poi, crescendo atleticamente, l’impossibile è divenuto possibile.
Maria Mento