Senza peli sulla lingua. Così l’ex direttore dell’FBI, James Comey, ha raccontato le motivazioni che hanno portato al suo licenziamento da parte del presidente USA Donald Trump. Motivi che per Comey sono sempre stati molto ambigui.
Secondo Comey, infatti, l’amministrazione Trump avrebbe scelto di diffamare la sua persona e l’Fbi, e ha mentito su entrambi.
“L’Fbi è e sarà sempre indipendente. Non c’è alcun dubbio – è l’affondo di Comey – che la Russia abbia interferito nelle elezioni americane, ma ho fiducia che nessun voto sia stato alterato. C’e’ stato uno sforzo massiccio da parte di Mosca di colpire le elezioni presidenziali americane e l’Fbi seppe dei tentativi di hackeraggio da parte dei russi alla fine del 2015″.
Il racconto di Comey scende nel dettaglio quando spiega che ad essere colpiti sono stati “centinaia di obiettivi, di entità nel tentativo di compromettere il processo elettorale. L’amministrazione Obama cercò quindi di fare di tutto per contrastare questi cyberattacchi. Non sta a me dire – ha sottolineato Comey – se c’è stata ostruzione alla giustizia da parte del presidente Donald Trump”.
Parole di fuoco, quelle dell’ex direttore dell’FBI: va ricordato che l’ostruzione di giustizia è uno dei motivi per il quale è possibile richiedere l’impeachment del Presidente in carica.