Deputato russo propone la ‘pena di morte ritardata’ per i terroristi condannati

pena di morte russia
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Il capo del Comitato per la sicurezza della Duma di Stato (la camera bassa dell’Assemblea Federale della Federazione Russa), ha proposto che i tribunali russi condannino con una ‘pena di morte posticipata’ i terroristi già condannati, ovvero che l’esecuzione della sentenza sia ritardata per poter avvenire dopo l’eventuale soppressione dell’attuale moratoria sulla pena capitale. “Vorrei che i nostri tribunali usassero il termine ‘pena capitale’ nelle sentenze pronunciate per crimini particolarmente gravi – ha dichiarato Vasily Piskaryov in un’intervista a Tass – come gli attacchi terroristici o le esplosioni che provocano un gran numero di vittime. L’esecuzione può essere rinviata fino al momento in cui ci si inizierà a rendere conto che questa misura punitiva deve essere applicata”.

 

Piskaryov ha anche aggiunto di non aver rinunciato alla sua intenzione di riportare la pena di morte nel Paese, ha osservato di aver parlato di questa idea con alcuni funzionari e che, pur non avendo ricevuto ampio sostegno, alcuni di essi lo hanno appoggiato. Ai giornalisti il deputato russo ha dichiarato di essere sicuro del fatto che le nazioni europee abbiano capito che, in casi estremi, l’uso della pena di morte possa essere giustificato e necessario: “con una pena di morte ‘ritardata’ le persone condannate per terrorismo avrebbero le loro condanne pronte”, ha aggiunto. La Russia ha imposto una moratoria sulla pena capitale nel 1996 e l’ultima esecuzione avvenuta nella Federazione Russa risale al 2 settembre di quell’anno.

Daniele Orlandi