La capsula del tempo rappresentata dall’ambra fossilizzata è entrata prepotentemente nell’immaginario collettivo dopo che Hollywood, con il suo Jurassic Park, ce ne ha mostrato i risvolti fantasiosi.
Eppure quella del ritrovamento di piccoli esemplari di animali giunti a noi grazie all’ambra è una prassi abbastanza consolidata nel mondo accademico. Ultimo ritrovamento spettacolare, in tal senso, è quello avvenuto in Myanmar. I ricercatori hanno infatti portato alla luce un piccolo uccellino risalente al periodo del Cretaceo. Si tratta di un esemplare di ‘Belone’, un volatile vissuto tra i 120 e i 65 milioni di anni fa. La maggior parte di questi animali possedeva ali dotate di artigli e una bocca con i denti.
L’esemplare, acquistato da Guang Chen, direttore del Hupoge Amber Museum di Tengchong, in Cina, è dotato di piume nonostante si tratti di un giovane. Ciò ha indotto gli scienziati a dedurre che, con ogni probabilità, questi volatili fossero in grado di lasciare il nido in tempi più brevi rispetto a quello necessario agli uccelli attuali.
Questo ritrovamento, che è stato finanziato in parte dall’Expeditions Council della National Geographic Society, supera quello dello scorso marzo, quando venne ritrovato un esemplare di rettile risalente a 100 milioni di anni fa. Secondo i ricercatori del Museo di Storia Naturale della Florida, quel rettile era più vecchio dell’ultima lucertola ritrovata nell’ambra di almeno 75 milioni di anni.