Siria, Onu denuncia: “A Raqqa 40mila bambini rischiano la morte”

Non c’è tregua, per l’escalation di violenza che sta imperversando in Siria senza alcuna possibilità di soluzione apparente.

Proprio in queste ore, in cui si sta combattendo una cruenta guerra per il controllo della città di Raqqa, l’agenzia dell’Onu per la tutela dei bambini ha diramato un comunicato nel quale si denuncia come più di 40mila bambini siano a rischio: “Circa 40.000 bambini rimangono intrappolati in condizioni estremamente pericolose in Raqqa- si legge nella nota diffusa dal direttore generale per il Medio oriente ed il Nord Africa, Geert Cappelaere-. Molti sono presi nel fuoco incrociato.”

Stando agli ultimi aggiornamenti, infatti, i violenti scontri di questi giorni hanno spinto migliaia di persone ad un esodo forzato all’interno del Paese. Tra di loro, circa 80.000 bambini sono in viaggio alla ricerca di luoghi più sicuri e di rifugi temporanei all’interno dei campi profughi. E’ dall’inizio di questa settimana che le forze siriane, sostenute dagli Stati Uniti, hanno lanciato una massiccia offensiva sulla città simbolo dello Stato Islamico. Moltissimi sono stati i raid aerei della coalizione. Fra questi, come denunciato da alcuni attivisti e da organizzazioni internazionali, vi sarebbero stati episodi di bombardamenti con “bombe al fosforo”, ordigni incendiari proibiti nei combattimenti in zone urbane.