Bimbo nato senza braccia e con un piede deformato diventa un campione di nuoto

Bimbo nato senza braccia
Bimbo nato senza braccia

Ha solo sei anni ma la vita per Ismail Zulfic, non è stata facile. Il bimbo, che vive in Bosnia, è nato senza le braccia e con un piede deformato, una condizione rara che avrebbe potuto compromettergli molte possibilità tanto più in un Paese nel quale i disabili vengono scarsamente supportati dal punto di vista del sostegno economico e vivono spesso in una situazione di emarginazione. Ma, grazie alle lezioni di nuoto offerte ai bambini con disabilità, il piccolo Ismail ha trovato uno scopo, imparando a fare qualcosa che oggi ama: inizialmente terrorizzato dall’acqua, grazie ai genitori che lo hanno portato ad una lezione gratuita di nuoto in un centro chiamato Spid, creato da Amel Kapo allo scopo di dare ai bimbi con disabilità un luogo nel quale potessero scoprire le loro doti, le cose sono cambiate.

 

Amel ha dato il via il progetto senza alcun sostegno statale, sottolineando che se “offri loro un’opportunità, sapranno sicuramente come sfruttarla al meglio”. Grazie a lei Ismail ha così superato la sua paura dell’acqua e le sue limitazioni fisiche, imparando a nuotare. Dato che i genitori non hanno le risorse per poter accompagnare il bambino alle lezioni di nuoto due volte alla settimana, Amel li sta aiutando coprendo il costo del combustibile e di tutto il necessario per entrare in piscina, così da consentire al bambino di continuare ad imparare. E i risultati non sono tardati ad arrivare: Ismail ha vinto recentemente una medaglia d’oro in un concorso regionale per nuotatori disabili e spera di competere nei campionati mondiali di para-nuoto in programma in Germania entro la fine dell’anno.

 

I suoi successi non sono passati inosservati ed il fondatore della Swim Strong Foundation ha deciso di viaggiare regolarmente da New York a Sarajevo per dare ad Ismail e ad altri bambini disabili una formazione supplementare perchè, come sottolineato da Shawn Slevin, “quando si rendono conto di poter fare le stesse cose degli altri bambini, questo aumenta il loro livello di fiducia. E a quel punto non c’è niente che non possano fare”. Grazie al nuoto Ismail ha trovato la sua strada ed oggi si sente pronto per affrontare anche le prossime sfide scolastiche.

Daniele Orlandi