Emirati Arabi: arresto fino a 15 anni per chi indossa maglia del Barcellona

Vietato indossare la maglia del Barcellona negli Emirati Arabi. Non è una provocazione, ma una misura repressiva attuata da Abu Dhabi nei confronti di tutti coloro che sosterranno, volontariamente o meno, la politica filo terroristica del Qatar, finito al centro di nuove tensioni della penisola Arabica nel corso della scorsa settimana.

Già allora, infatti, gli Emirati Arabi, assieme all’Egitto, all’Arabia Saudita ed al Bahrein, avevano deciso di fare terra bruciata attorno a Dhoa pubblicando una lista di 59 personalità e di 14 organizzazioni accusate di aver a che fare con il terrorismo islamico e delle quali il Qatar, sostengono, sarebbe garante consapevole. Quindi, da oggi, chiunque venga trovato per strada con indosso la maglia di Leo Messi e compagni, sulla quale spicca il logo della Qatar Airways, rischia fino a 15 anni di carcere.

A conferma di ciò, basti sapere che proprio in questi giorni, in un grande centro commerciale della capitale, è stato affisso un enorme cartello raffigurante Suarez, Messi e Neymar, con una striscia bianca sul petto all’altezza del logo della compagnia aerea. Chi vuole intendere intenda, insomma. Ma non solo. L’Arabia Saudita ha confermato che chiunque continuerà a dimostrarsi connivente con le politiche del Qatar rischia dai 3 ai 15 anni di carcere. Una degradazione delle relazioni tra i suddetti Paesi ed il Qatar è già abbondantemente in atto, tanto che si inizia a ventilare l’ipotesi di un imminente conflitto bellico. In attesa dell’apertura di questo nuovo fronte, però, ogni mezzo è buono per far salire la tensione. Si, anche quello di una maglietta della squadra più seguita del mondo che ha, nei soli emirati arabi, svariati milioni di fan ora a rischio.