Situazione scioccante in Cina, nella provincia dello Xinjiang (a maggioranza musulmana, popolata dall’etnia islamica degli Uiguri). La popolazione che vive qui da qualche tempo dà dei grattacapi al governo cinese perché è separatista e nazionalista. Il governo cinese da quasi dieci anni perseguita gli uiguri, e questa volta ha veramente esagerato con una decisione che ha sconvolto la comunità musulmana del luogo.
Infatti Pechino ha deciso che ogni famiglia musulmana dovrà mangiare anche nel corso del ramadan, violando il precetto religioso del mese sacro che prescrive che i musulmani digiunino dalla mattina fino al calare del sole.
Se negli ultimi anni il governo si sincerava che nella provincia i ristoranti rimanessero aperti anche nel corso del Ramadan e che nessuno potesse entrare in moschea, questa volta si sono spinti oltre. Gli ufficiali del governo saranno tenuti a conoscere ogni cosa che accade nel corso della giornata, controllando che ogni famiglia consumi i pasti e che non preghino, infrangendo così i due precetti religiosi del ramadan.
Se è vero che alcuni Uiguiri si erano macchiati di gravi attentati e delitti contro il governo, è vero anche che il governo ha ucciso a sangue freddo con la polizia più di 200 persone dell’etnia musulmana, e ha preso loro tutte le impronte digitali senza spiegare perché. Una repressione che sta arrivando ad un livello pericoloso.
Roversi Mariagrazia