Guardiola in piazza per l’indipendenza Catalana: “Voteremo in ogni caso”

Da tempo la Catalogna lotta per il riconoscimento della propria indipendenza dal governo centrale di Madrid. Un esigenza percepita dall’intero popolo per via di una differenza culturale mai superata e che raggiunse il culmine per la prima volta durante la dittatura franchista. Da tempo la regione cerca un punto di contatto con Madrid affinché si possa raggiungere un indipendenza concordata, ma i continui rifiuti hanno convinto i separatisti a programmare un referendum per il primo ottobre 2017.

Nei giorni scorsi il governo spagnolo aveva dichiarato illegale il referendum, ma ieri i principali movimenti indipendentisti sono scesi in piazza a Barcellona per rivendicare il proprio diritto all’indipendenza con un ospite d’eccezione addetto a leggere il testo del referendum: Joseph Guardiola. L’ex fuoriclasse e allenatore del Barcellona dei record ha esordito dicendo: “Voteremo anche se lo Stato spagnolo non vuole. Noi catalani voteremo il primo ottobre per decidere il nostro futuro”, una dichiarazione di lotta a cui il tecnico del Manchester City aggiunge un accusa: “La Catalogna è vittima di uno Stato che ha messo in atto una persecuzione politica indegna del XXI secolo”.

Nel suo intervento di fronte a circa 40.000 persone Guardiola sottolinea come più volte il popolo catalano ha provato a denunciare questa ingiustizia gridando di volere la libertà ed il voto per ottenere l’indipendenza, ma che gli è sempre stato negato questo diritto e per questo motivo lancia un appello: “Chiediamo alla comunità internazionale che ci aiuti!”. Al termine dell’intervento di Guardiola hanno preso parola i due presidenti delle più grandi associazioni della società civile indipendentista Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, i quali hanno lanciato una sfida al governo spagnolo: “Non ci sono abbastanza carceri in Spagna per rinchiudere tutti i catalani che vogliono partecipare al referendum”. Infine Cuixart ha cercato di rassicurare i catalani dicendo loro che le minacce dello stato non li fermeranno e che: “Il referendum è irreversibile, nessuno può fermarlo”.

F.S.