Un pachistano, di nome Taimoow Raza, è stato condannato a morte in Pakistan e il motivo è a dire poco assurdo. Il ragazzo avrebbe scritto su Facebook un post ritenuto ‘blasfemo’ e questo gli costa la condanna a morte. La notizia è stata comunicata dal suo avvocato. Si tratta della prima volta che un uomo viene condannato in Pakistan per blasfemia attraverso Facebook.
Taimoow Raza sarebbe colpevole di aver ‘insultato il profeta Maometto’. In particolare il giovane avrebbe avuto una discussione su Facebook circa l’islam con un soggetto che si è rivelato essere un membro del ministero pachistano anti terrorismo, come ha spiegato l’avvocato della difesa. I commenti di Taimoow Raza sono bastati a farlo condannare alla pena capitale. La legge pachistana sulla blasfemia è terribile perché viene interpretata molto estensivamente e basta poco per essere considerati blasfemi nei confronti dell’Islam e di Maometto.
In alcuni casi coloro che sono sospettati di essere blasfemi vengono linciati. Non è raro che false accuse di blasfemia vengano scagliate contro persone che si odiano allo scopo di farle condannare, come avvenuto nel caso di una donna cristiana, Asia Bibi.
Il giudice Shabbir Ahmad Awan ha emesso il suo verdetto a Bahwalput, città che si trova a circa 600 km dalla capitale pakistana Islamabad.
Roversi Mariagrazia