Compensi stellari in Rai, Orfeo risponde alla Corte dei Conti: “Legittimi e necessari”

Sembrerebbe essere stata superata, l’impasse della Rai sul compenso stratosferico col quale retribuisce i propri ‘big’, Dopo le polemiche, e le crisi, degli scorsi giorni, con la convocazione del Cda da parte di Monica Maggioni, ieri è arrivata la mossa a sorpresa del neo dg della Rai, Mario Orfeo.

Secondo il direttore generale, infatti, la Corte dei Conti sbaglia, quando condanna l’azienda pubblica per gli stipendi esorbitanti che elargisce ai propri conduttori e giornalisti, perchè il danno conseguente una loro (eventuale) fuga dal servizio pubblico sarebbe ben maggiore di quello derivante da una lauta ricompensa pecuniaria necessaria a trattenerli. Insomma, lo spropositato budget messo loro a disposizione dalla Rai è non solo legittimo, ma anche necessario. A tal punto, Orfeo crede in questa posizione, che pare stia pensando di scrivere direttamente alla Corte dei Conti. Il tanto temuto tetto di 240mila euro è quindi sfumato o, per lo meno, raggirato grazie ad uno studio ora sul tavolo col quale si vorrebbero utilizzare i proventi pubblicitari per completare il monte dei compensi che la Rai spende per alcuni tra i volti più noti delle sue reti. Come avviene già per personaggi come Bruno Vespa, per intendersi. Adesso, superata questa spiacevole congiuntura, resta da puntellare quei personaggi maggiormente attrattivi per il vasto pubblico. Alberto Angela, ad esempio, corteggiato da La7 e da Discovery Channel, ma anche comici del calibro di Maurizio Crozza. Del resto, come ben risaputo, i guadagni si ricavano con lo share. La televisione pubblica, in questo, non differisce da quella privata.