È scomparso a 87 anni d’età Helmut Kohl e con lui si chiude un pezzo della storia politica europea del secolo scorso. Helmut Kohl è stato cancelliere della Germania (della Germania occidentale prima e di tutta la Germania unita in seguito) per ben sedici anni, dal 1982 al 1998, ed è stato uno dei protagonisti di uno degli eventi storici più pregnanti del Novecento: la caduta del Muro di Berlino– avvenuta nel 1990- e la riunificazione di una Germania divisa e piegata alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Helmut Kohl si è spento questa mattina nella sua abitazione di Ludwigshafen. A diramare la notizia è stata la testata tedesca “Bild” dal suo sito online. Kohl è stato un uomo politico di grande spicco, secondo per la durata del suo mandato soltanto allo storico cancelliere Otto Von Bismarck, ed addirittura è stato definito come “il più grande leader politico europeo della seconda metà del XX secolo” da ben due Presidenti degli Stati Uniti d’America: George W. Bush e Bill Clinton. A lui si deve anche una grande operosità nelle mosse che hanno portato alla creazione del Trattato di Maastricht e, quindi, all’istituzione dell’Unione Europea.
La sua vita è stata gravemente segnata da un doloroso lutto. Nel 2001 la moglie Hannelore– che gli è stata accanto per più di 40 anni- si è tolta la vita ingerendo dei sonniferi. La vicenda è ricaduta pesantemente sull’attuale cancelliere della Germania, Angela Merkel: il figlio di Kohl e Hannelore, Walter, ha lanciato forti accuse nei suoi confronti, affermando che la Merkel avrebbe avuto una parte non indifferente nel suicidio della sua allora amica (avvenuto forse per ragioni politiche e non a causa di una rarissima allergia di cui soffriva).
Maria Mento