Autostrada del Mediterraneo: si chiamerà così, da ora in avanti, il famoso tratto di autostrada che collega Salerno a Reggio Calabria. L’ex autostrada A3, che da Salerno fino a Reggio è posta sotto il controllo dell’ANAS, ha cambiato nome tramite un decreto ministeriale entrato in vigore il 13 giugno 2017. Il cambio di nome- che da adesso in poi sarà A2 Autostrada del Mediterraneo– era già stato annunciato lo scorso 22 dicembre 2016, giorno in cui l’autostrada è stata ufficialmente inaugurata alla presenza delle autorità e del Ministro Delrio e di Gianni Vittorio Armani (Presidente Anas).
Si è compiuta un’opera infrastrutturale che ha vissuto un’odissea infinita per oltre 50 anni del secolo scorso. Ed a questo punto, dopo tante vicissitudini, ritardi, malfunzionamenti e tanti cantieri aperti nel corso del tempo, era importante non solo finirla ma anche darle- agli occhi del cittadino- un senso tutto nuovo. Questo è il pensiero che ha espresso il Ministro dei Trasporti Delrio, mettendosi in linea con quanto immaginato dall’ANAS che ha lanciato un suo slogan per sponsorizzare il nuovo volto di questa autostrada che dovrebbe diventare itinerario e promuovere le bellezze turistiche e culturali del nostro sud: “C’è una strada dove ogni viaggio è una scoperta: è l’Autostrada del Mediterraneo”.
L’ANAS ha anche realizzato uno spot pubblicitario (reso emozionante dalla voce di Giannini) per incoraggiare questa nuova idea che, così, darà una luce tutta diversa ad un “vecchio” tracciato stradale. Vecchio per modo di dire: l’autostrada è sempre la stessa, quella che si è continuata a risistemare per mezzo secolo, ma adesso verrà migliorata con delle idee tecnologiche che si andranno ad aggiungere ai servizi già erogati.
Innanzitutto, ci sarà una nuova cartellonistica che avrà il compito di mettere in evidenza dieci percorsi culturali raggiungibili tramite questo tracciato. Ogni 30 km è prevista l’esistenza di isole verdi (green islands) che forniranno energia rinnovabile e permetteranno agli automobilisti di richiedere dei soccorsi ove se ne presentasse la necessità. A tutto questo si aggiunge il supporto dato dagli smartphones: si potrà accedere ad una connessione Wi-Fi, con hot spot presenti ogni 300 metri, e ad un’app dedicata, scaricabile dagli stores del proprio telefono celllulare.
Maria Mento